Six Gun Gorilla riscuote l'applauso dei grandi autori

Uscirà il 18 giugno il trade paperback di Six Gun Gorilla, l’ultima fatica di Si Spurrier e Jeff Stokely realizzata per Boom! Studios. La serie si è imposta agli occhi del pubblico sia per la sua originalità che per la sua complessità, risultando spiazzante e avvicente. Six Gun Gorilla si muove nel campo della Sci-Fi e dei futuri distopici, ma con tali e tante contaminazioni in altri generi da risultare un prodotto a sé stante. Rich Johnston di Bleeding Cool lo definisce un incrocio tra The Running Man, Westworld, Starship Troopers e ciò che Grant Morrison potrebbe essersi masticato questa settimana. Una storia idiosincratica, chiaramente di fantascienza, ma altrettanto riconoscibile come un western. Ma anche una storia sulla narrativa, sulla narrativa pulp, sulle storie che sono state dimenticate e su come farle tornare ad essere reali.

Ad accompagnare l’uscita di Six Gun Gorilla sono inoltre le entusiastiche dichiarazioni di alcuni pezzi grossi del mondo del fumetto, che hanno voluto testimoniare il loro gradimento per l’opera di Spurrier. Seguono le principali:

 “Sotto una superficie abbagliante, degli stupefacenti concetti di fantascienza che funzionano come ingranaggi di un orologio. La conclusione è organica al 100% e vi metterà al tappeto.”  — Mike Carey

“Six-Gun Gorilla è il miglior tipo di follia del fumetto: quello in cui la storia è talmente ben congegnata che c’è bisogno di un gorilla parlante e di star televisive che si suicidano perché il tutto abbia senso fino in fondo. Spurrier e Stokely hanno creato un mondo strano, appassionante e completamente coinvolgente in cui è super-divertente (e leggermente spaventoso) rimanere incastrati.” – Fiona Staples

“Dannazione, a quanto pare Spurrier ha preso qualcosa che sembrava soltanto stupidamente divertente e lo ha resto intelligente e coinvolgente. Quel bastardo lo fa spesso.” – Kelly Sue Deconnick.

“In Six-Gun Gorilla c’è un’esplosione di pulp e di gioia, ma c’è molto altro nelle sue dodici camere metanarrative oltre all’immaginazione e alla visione di due ottimi creatori che hanno dato il meglio di loro stessi.”  – Kieron Gillen.

Fonte: Bleeding Cool