Chrono PK #49: Nella Nebbia

Uno stregone avvolto Nella Nebbia sembra essere molto interessato alla Ducklair Tower...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dopo due saghe (una storia in due puntate e una trilogia) che sembrano voler congedare per sempre Razziatore, Xadhoom ed Evroniani, Paperinik New Adventures effettua una brusca virata e comincia a presentare una serie di episodi con magia ed elementi mistici nei quali il papero mascherato è costretto ad affrontare avversari paranormali. È stato un esperimento tentato dal PKTeam per portare il fumetto verso nuove strade, senza però ottenere una risposta entusiasta dei lettori; il primo tassello di questa deriva esoterica è Nella Nebbia, storia che ha il principale merito di riportare in scena Everett Ducklair, anche se il modo in cui è stato utilizzato risulta forzato, nel ruolo di deus ex machina finale che aveva già rivestito in Due con una preparazione più adeguata.
Qui infatti viene relegato a un'apparizione finale gratuita, che aggiunge poco al suo personaggio e sembra solo un pretesto per accontentare i fan concedendo loro un ritorno atteso da tempo.

L'avversario che Pikappa deve sconfiggere in questo episodio è il negromante Ahrimadz, stregone deciso ad aprire un portale dimensionale per far arrivare sulla Terra un esercito di demoni, rimuovendo i gargoyle della Ducklair Tower che fungono da sigilli. Quello che inizia come un capitolo all'apparenza dedicato allo sbugiardamento dei finti maghi poi divenuti idoli mediatici, diventa qualcosa di più epico quando il lettore scopre che Ahrimadz ha effettivamente poteri come la telepatia o la telecinesi. La trama imbastita da Alessandro Sisti soffre di una risoluzione poco incisiva che indebolisce ulteriormente una vicenda non troppo originale, forse ideata più per riportare in scena Everett in vista di eventi futuri, piuttosto che per la necessità di raccontare davvero una storia.
Le tavole di Emilio Urbano sono buone, anche se il suo stile non è di certo incisivo come quello della maggior parte dei disegnatori della prima metà di PKNA.
Chiude l'albo un reportage sul viaggio fatto da Bertoni per passare il Capodanno alle Fiji, che ricordano molto Piazza San Babila a Milano...

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