I Bis Bis Bis di Pippo, la recensione
Un volume raccoglie la saga che racconta come gli antenati di Pippo abbiano avuto un ruolo fondamentale nella Storia...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
I Bis Bis di Pippo non racconta un'unica vicenda, ma crea un filo conduttore tra storie autoconclusive ambientate nelle diverse epoche storiche, ad eccezione del primo e dell'ultimo episodio che creano una cornice adatta a introdurre e concludere la serie con un accenno di trama. I vari esemplari di Pippo rappresentano una maschera che, come nei corti animati del personaggio, può essere inserita in contesti differenti rappresentando sempre una figura strampalata che riesce a risolvere problemi grazie al suo pensiero laterale. In questo caso la genialità di Pippo è portata all'estremo, facendogli influenzare più o meno volontariamente momenti cruciali della Storia: inventa la ruota e le piramidi, suggerisce a Ulisse l'idea del Cavallo di Troia e costruisce i guerrieri di terracotta cinesi, scrive il Codice delle Crociate e si imbarca con Cristoforo Colombo verso le Indie, è fonte d'ispirazione per Shakespeare, Gustave Eiffel, Jules Verne e i fratelli Lumiére.
Alessandro Sisti scrive delle puntate leggere e divertenti, che hanno il merito di presentare in modo discreto molti eventi e informazioni storiche ai lettori più giovani, raggiungendo così anche un apprezzabile obiettivo divulgativo.
Questo volume raccoglie i 12 episodi della saga pubblicati in origine su Topolino nel 1999; è interessante osservare come dall'avvento di Panini Comics si stiano moltiplicando gli albi Disney che si concentrano su un determinato autore o su un ciclo di storie, in modo simile a quanto avviene nel settore supereroistico con le raccolte in paperback di miniserie o run di un personaggio. Per gli appassionati di fumetti questa tendenza più "ordinata" va a beneficio della collezione su scaffale di un albo, più sensato in questa forma piuttosto che nelle antologie di fumetti più disparati, spesso assemblate in modo random o basandosi su una flebile concordanza tematica (soprattutto in occasione di ricorrenze come le vacanze estive o il Natale).
Siamo quindi felici di questa scelta e confidiamo che siano sempre di più queste raccolte ragionate, che possono riproporre un blocco di fumetti che si può apprezzare di più se letto in un'unica soluzione.
Purtroppo oltre alle dodici storie principali sono presenti anche una dozzina di tavole autoconclusive che abbassano la qualità dell'albo, sia graficamente che per le gag proposte; se ne sarebbe potuto fare a meno, soprattutto considerando che interrompono un albo che si presenta più omogeneo della media disneyana.
Traspare una cura limitata a causa di un errore abbastanza bizzarro: il titolo dell'albo infatti contiene un "Bis" in più rispetto al titolo dei singoli episodi e la cosa non ha alcuna spiegazione se non il suo essere una svista.