Guida introduttiva a X-Men: Giorni di un Futuro Passato
Mutanti vecchi e nuovi, viaggi nel tempo, Sentinelle e Wolverine: tutto ciò che vi serve per prepararvi a X-Men: Giorni di un Futuro Passato
Le coordinate della saga
Dal fumetto al film
Nella trasposizione da fumetto a film la struttura della storia è rimasta più o meno la stessa, ma con due importanti differenze: per prima cosa, l’omicidio da impedire non sarà quello di Robert Kelly (personaggio già comparso e morto nel primo capitolo della saga cinematografica) bensì quello di Bolivar Trask, lo scienziato inventore delle pericolose Sentinelle (interpretato da Peter Dinklage, il popolarissimo Tyrion di Game of Thrones). Inoltre, a tornare indietro nel tempo per avvertire i mutanti della catastrofe imminente non sarà Kitty Pryde (che si limiterà a fare da “mittente”), bensì Wolverine, cosa che consentirà a Hugh Jackman di essere ancora una volta al centro della pellicola.
Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo
La struttura della storia consente quindi a Synger di attingere sia dal cast degli X-Men “veterani” (tornano in scena Patrick Stewart/Xavier, Ian McKellen/Magneto e Halle Berry/Tempesta) che da quello “giovanile” (di cui ritroviamo James McAvoy/il giovane Xavier, Michael Fassbender/il giovane Magneto, Jennifer Lawrence/la giovane Mystica e i due “studenti promossi” della First Calass, Havok e Bestia, interpretati rispettivamente da Lucas Till e Nicholas Hault).
New Entries
Questo però non impedisce al regista di ampliare il già nutrito parco mutanti con tre new entries, un trio di personaggi assai apprezzati e attesi dai fan: il colosso di colore Bishop/Alfiere, interpretato da Omar Sy, è il determinato e cupo condottiero che guida la resistenza mutante nel futuro assieme agli anziani Magneto e Xavier. La giovane Blink, mutante in grado di aprire portali di teletrasporto e resa celebre sulla testata Exiles, sarà interpretata da Fan Bingbing. Tuttavia, occhi aperti soprattutto per Pietro Maximoff meglio noto come Quicksilver, mutante tanto veloce quanto arrogante interpretato da Evan Peters: stando alle anticipazioni e ai rumor, i suoi interventi sono quelle destinati a rubare la scena e a farsi ricordare in modo particolare!
Una nuova speranza?
La lotta per salvare il futuro può essere intesa anche in senso “meta-cinematografico”. Le scelte drastiche alla conclusione di X-Men 3 avevano ridotto al lumicino la possibilità di portare avanti in modo avvincente e convincente le vicende degli X-Men originali. L’intreccio di paradossi temporali generato da Days of Future Past offre quindi un’occasione irripetibile per “correggere la rotta” e generare un futuro diverso da quello profilato nelle pellicole precedenti, occasione che permetterebbe non solo di far rientrare in gioco i pezzi grossi perduti, ma anche di esplorare molte altre trame del periodo classico degli X-Men che l’universo cinematografico non ha mai sfiorato. E a questo proposito...
L’ombra di Apocalisse
Nemmeno Giorni di un Futuro Passato fa eccezione alla tradizione che vede una scena aggiuntiva successiva ai titoli di coda anticipare quali saranno le future evoluzioni della storia. In questo caso, alla conclusione della lotta senza quartiere contro le sentinelle robotiche di Trask, avremo il nostro primo assaggio della futura nemesi degli uomini X: l’antico despota egiziano noto come Apocalisse, che darà il nome al prossimo film della saga, già annunciato da tempo e con lo stesso Synger ancora una volta alla regia: X-Men: Apocalypse.