Terra Formars 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi la nuova serie Star Comics, Terra Formars, un manga che coniuga in un mix dirompente fantascienza, thriller e azione
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
È meritata tutta l'attenzione alimentata prima del lancio della nuova serie edita da Star Comics: Terra Formars. Dall'esame di questo primo numero, il manga scritto da Yu Sasuga e disegnato da Ken-ichi Tachibana, pubblicato in patria da Shueisha, coniuga in un mix dirompente fantascienza, thriller, azione e un pizzico di horror, visto il soggetto, ovvero gli insetti e le loro aberrazioni. Il racconto è ambientato nel 2599 ed è incentrato sull'esperimento di terraformare Marte, iniziato ai nostri giorni e indirizzato a rendere il Pianeta Rosso un luogo abitabile attraverso la trasformazione della sua atmosfera e il conseguente innalzamento della sua temperatura con l'introduzione di due forme di vita molto resistenti e in grado di realizzare un semplice ecosistema autoconsistente: il lichene e lo scarafaggio. Il progetto Terraforming è vicino alla sua conclusione e la Terra, al limite del collasso ambientale ed energetico, invia sulla futura, potenziale colonia una missione spaziale, la Bugs1, con il compito di verificarne le condizioni di vivibilità e debellare il fastidioso ospite a sei zampe. L'esito della spedizione è disastroso e si conclude con la morte dei membri dell'equipaggio in cause apparentemente sconosciute. In realtà Alexander Gustav Newton, responsabile della U-NASA, l'ente spaziale internazionale, e il professor Honda, conoscono la verità. Una seconda navetta spaziale, la Bugs2, viene lanciata verso Marte, a bordo sono i protagonisti della storia, un manipolo di ragazzi inesperti, provenienti dalle più disparate nazioni, con un passato di dolore e miserie alle spalle. Sembrerebbero carne da cannone in mano a figure a dir poco ambigue e senza scrupoli, perché Marte nasconde un orrore celato ai giovani astronauti. Le capacità di adattamento degli scarafaggi hanno superato ogni ragionevole aspettativa, trasformando in poco più di mezzo millennio le blatte in potentissime e intelligenti forme di vita superiore. Dietro un aspetto massiccio e apparentemente innocuo, quasi buffo di scimmioni con le antenne, si celano macchine spietate e mortali, che coniugano esponenzialmente la forza e la rapidità degli scarafaggi. Anche gli astronauti della Bugs2 hanno un segreto. Tutti sono stati sottoposti a un intervento genetico che ha iniettato nei loro organismi il DNA di un insetto, ognuno diverso, conferendo loro le specifiche peculiarità del donatore e trasformandoli in ibridi e micidiali supersoldati.