Oscar 2013: i pronostici di Luca Pacilio

Il vice direttore di Spietati.it parteciperà anche quest'anno alla nostra diretta live-blogging della notte degli Oscar: ecco i suoi pronostici!

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


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A pochi giorni dalla serata degli Oscar, vi proponiamo i pronostici di uno degli "Ospiti" della nostra diretta live-blogging, che si terrà nella notte tra il 24 e il 25 febbraio a partire dalle ore 00:30. Si tratta di Luca Pacilio, che già l'anno scorso ha partecipato al nostro evento e che è vicedirettore di Spietati.it. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche i nostri pronostici, nel frattempo vi invitiamo a proporre i vostri votando il mega-sondaggio di BadTaste.it sugli Oscar! ***  MIGLIOR FILM
  • Amour - Margaret Menegoz, Stefan Arndt, Veit Heiduschka and Michael Katz, Producers

  • Argo - Grant Heslov, Ben Affleck and George Clooney, Producers

  • Beasts of the Southern Wild -Dan Janvey, Josh Penn and Michael Gottwald, Producers

  • Django Unchained - Stacey Sher, Reginald Hudlin and Pilar Savone, Producers

  • Les Misérables -Tim Bevan, Eric Fellner, Debra Hayward and Cameron Mackintosh, Producers

  • Life of Pi - Gil Netter, Ang Lee and David Womark, Producers

  • Lincoln - Steven Spielberg and Kathleen Kennedy, Producers

  • Silver Linings Playbook - Donna Gigliotti, Bruce Cohen and Jonathan Gordon, Producers

  • Zero Dark Thirty - Mark Boal, Kathryn Bigelow and Megan Ellison, Producers

Tanti bei film candidati non li vedevo da tempo, dimostrazione palese di una rinascita del cinema americano che mi appare di nuovo ricco di stimoli, differenze, argomenti, stili. Anche imperfetto e sbracato, per carità, ma vitale, interessantissimo da analizzare. Secondo me vincerà il film di Affleck, che non ho amato per niente, ma che testimonia della voglia dell’Entità Film USA di proporsi non solo come macchina spettacolare, ma anche come oggetto di discussione. In realtà questo tracimare della magia cinematografica nella realtà, di cui Argo parla (il cinema strumento salvifico, la finzione che interviene sulla Storia, la cambia), mi pare una lettura di secondo grado tanto appiccicata quanto ingombrante, che affatica un lavoro già farraginoso di suo, quasi in odor anni 70. E’ stato molto amato, molto lodato, molto premiato e non mancherà l’obiettivo: l’assenza di Affleck fra i registi fa male, l’Academy dunque saprà rimediare. Con buona pace del migliore (Lincoln, che comunque se la gioca) e dell’outsider (si fa per dire) Django Unchained, magnifico, pulitissimo Tarantino, fuori dalle spirali problematiche e teoriche dell’ipertrofico Bastardi senza gloria. Fa piacere trovare un film europeo nella rosa (Amour), anche se non lo inserisco tra gli esiti migliori del suo regista. Gli altri titoli testimoniano tendenze e umori presenti nell’annata: il neopoverismo visivamente sfavillante di Beasts of the Southern Wild, il controverso film della Bigelow (polemica sul Contemporaneo: comunicazione libera e pilotata, oggettività o mancanza della stessa, Storia+storie, moralità e immoralità della visione), il dramma che sembra una commedia o viceversa (Silver Linings Playbook), la grande metafora alla luce della quale tutto un film/vita (Life of Pi) va a rileggersi. Per chiudere poi in musica(l), miserabili.

REGIA

  • Amour - Michael Haneke

  • Beasts of the Southern Wild - Benh Zeitlin

  • Life of Pi - Ang Lee

  • Lincoln - Steven Spielberg

  • Silver Linings Playbook - David O. Russell

Sorprendenti le candidature in questa categoria: non c’è Affleck, ma c’è Zeitlin; non c’è la Bigelow, ma c’è Russell. Vincerà per la terza volta Spielberg e quindi il migliore. In Lincoln il regista sfodera il cinema più classico, quello di Ford, per raccontare in modo americano l’epica americana. Haneke si accontenterà della candidatura, gli fa curriculum; Ang Lee, già premiato, ne approfitterà per salutare un po’ di amici.

ATTORE PROTAGONISTA
  • Bradley Cooper in "Il Lato Positivo"

  • Daniel Day-Lewis in “Lincoln”

  • Hugh Jackman in “Les Misérables”

  • Joaquin Phoenix in “The Master”

  • Denzel Washington in “Flight”

Poco da dire: Daniel Day-Lewis vincerà la sua terza statuetta perché, ancora una volta, ha dimostrato di essere un attore pronto a mettersi al servizio solo di progetti in cui il suo coinvolgimento appare avere un senso. Uno che non si butta via, che fa del suo semplice decidere di recitare un evento. Festeggiamolo allora. Gli altri non sono affatto demeritevoli, peraltro: Washington è dannatamente bravo in Flight (lo è talmente tanto che quasi mi scoccia ammetterlo: non lo amo molto); Joaquin è la mia seconda scelta (e forse anche la seconda scelta dell’Academy), Cooper è sorprendente, Jackman ha un ruolo non facile e lo gestisce molto bene.

ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Alan Arkin in “Argo”

  • Robert De Niro in “Il Lato Positivo”

  • Philip Seymour Hoffman in “The Master”

  • Tommy Lee Jones in “Lincoln”

  • Christoph Waltz in “Django Unchained

Bella lotta, in cui è difficile prevedere chi prevarrà. Certo l’interpretazione di Waltz lascia un segno forte (è praticamente un protagonista), ma quanto ho amato De Niro! Hoffmann è impressionante, Tommy Lee Jones gioca tutto di sottrazione, Alan Arkin è una vecchia volpe. E sono tutti attori già oscarizzati, nessuno escluso. Dubbi a palate.
……
Dico Waltz.

ATTRICE PROTAGONISTA

  • Jessica Chastain in “Zero Dark Thirty”

  • Jennifer Lawrence in “Silver Linings Playbook

  • Emmanuelle Riva in “Amour”

  • Quvenzhané Wallis in “Beasts of the Southern Wild”

  • Naomi Watts in “The Impossible”

Candidare la ragazzina per me non ha senso. E non voglio neanche spiegare perché. Concentriamoci sulle cose serie: la lotta è tra Chastain e Lawrence. Chi vincerà? Io dico Jennifer: la sua performance è un capolavoro di sfumature, cambi di tono, meravigliosa dimostrazione di un eclettismo che siamo certi ne faranno una stella stabile del firmamento hollywoodiano. Il ruolo la aiuta, su questo non c’è dubbio, ma gli Oscar premiano anche questo tipo di scelta, quindi, basta, datemi una J! E datemi una E! etc etc

ATTRICE NON PROTAGONISTA

  • Amy Adams in “The Master”

  • Sally Field in “Lincoln”

  • Anne Hathaway in “Les Misérables

  • Helen Hunt in “The Sessions”

  • Jacki Weaver in “Silver Linings Playbook”

Bella cinquina il cui destino sembra già segnato. Il quarto d’ora della Hathaway in Les Misérables pare mettere d’accordo tutti. Io premierei Sally Field meravigliosa, petulante, appassionata, forte moglie di Lincoln. E Helen Hunt che in The Session dissacra un’icona televisiva con i suoi nudi frontali, clinici, impietosi. Brava e coraggiosa.

ANIMAZIONE - LUNGOMETRAGGIO
  • Brave” Mark Andrews and Brenda Chapman

  • “Frankenweenie” Tim Burton

  • “ParaNorman” Sam Fell and Chris Butler

  • “The Pirates! Band of Misfits” Peter Lord

  • “Wreck-It Ralph” Rich Moore

Non so se è stato un trauma da bambino, ma io non guardo l’animazione. Quindi per me questo Oscar ha la stessa attrattiva del campionato italiano di calcio: nulla.
 Per solo sentito dire indico il favorito.

FOTOGRAFIA

  • “Anna Karenina”  Seamus McGarvey

  • “Django Unchained” Robert Richardson

  • “Life of Pi” Claudio Miranda

  • Lincoln” Janusz Kaminski

  • “Skyfall” Roger Deakins

Vinceranno gli iconici controluce di Kaminski in Lincoln. Un lavoro superbo: la luce della Storia. 
Non ce n’è.

COSTUMI

  • Anna Karenina” Jacqueline Durran

  • “Les Misérables” Paco Delgado

  • “Lincoln” Joanna Johnston

  • “Biancaneve” Eiko Ishioka

  • “Biancaneve e il Cacciatore” Colleen Atwood

Agguerritissima la contesa. Ma la Durran per Anna Karenina ha una marcia in più.

SCENOGRAFIE

  • Anna Karenina” 
Production Design: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer

  • “The Hobbit: An Unexpected Journey”
 Production Design: Dan Hennah; Set Decoration: Ra Vincent and Simon Bright

  • “Les Misérables” 
Production Design: Eve Stewart; Set Decoration: Anna Lynch-Robinson

  • “Life of Pi”
 Production Design: David Gropman; Set Decoration: Anna Pinnock

  • “Lincoln” 
Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Jim Erickson

Siccome ritengo che Lincoln farà man bassa, pur non riuscendo a vincere la statuetta di miglior film, credo che in questa categoria potrebbe dire la sua. Ma lo straordinario lavoro di Greenwood/Spencer in Anna Karenina secondo me la spunterà con ragione. DOCUMENTARIO - LUNGOMETRAGGIO
  • “5 Broken Cameras”
Emad Burnat and Guy Davidi

  • “The Gatekeepers”
Nominees to be determined

  • “How to Survive a Plague”
Nominees to be determined

  • “The Invisible War”
 Nominees to be determined

  • “Searching for Sugar Man”
Nominees to be determined

DOCUMENTARIO - CORTOMETRAGGIO
  • “Inocente”
Sean Fine and Andrea Nix Fine

  • “Kings Point”
Sari Gilman and Jedd Wider

  • “Mondays at Racine”
Cynthia Wade and Robin Honan

  • “Open Heart” 
Kief Davidson and Cori Shepherd Stern

  • “Redemption”
Jon Alpert and Matthew O’Neill

MONTAGGIO
  • “Argo” William Goldenberg

  • “Life of Pi” Tim Squyres

  • “Lincoln” Michael Kahn

  • “Silver Linings Playbook” Jay Cassidy and Crispin Struthers

  • Zero Dark Thirty” Dylan Tichenor and William Goldenberg

In questa categoria, come per altre sezioni tecniche, il film della Bigelow può mostrare gli attributi. Concorrente? Il Goldenberg di Argo.

FILM STRANIERO

  • Amour” Austria

  • “Kon-Tiki” Norway

  • “No” Chile

  • “A Royal Affair” Denmark

  • “War Witch” Canada

L’unico che mi manca è il norvegese, ma tanto ritengo che la competizione non esista. Amour ha l’Oscar in tasca, anche se No è di gran lunga il film più bello della cinquina. Speriamo di vederlo distribuito in Italia.

TRUCCO E PARRUCCO
  • “Hitchcock”
 Howard Berger, Peter Montagna and Martin Samuel

  • The Hobbit: An Unexpected Journey” 
Peter Swords King, Rick Findlater and Tami Lane

  • “Les Misérables”
 Lisa Westcott and Julie Dartnell

Qualcosa Lo Hobbit dovrà pur prenderla, no?

COLONNA SONORA

  • “Anna Karenina” Dario Marianelli

  • “Argo” Alexandre Desplat

  • “Life of Pi” Mychael Danna

  • Lincoln” John Williams

  • “Skyfall” Thomas Newman

John Williams, il più grande compositore vivente. Ne ha già vinti tanti? Ma quanti altri ne può vincere a 81 anni? Con buona pace di Prezzemolo Desplat e una punta di dispiacere per Marianelli.

MIGLIOR CANZONE
  • “Before My Time” from “Chasing Ice”
Music and Lyric by J. Ralph

  • “Everybody Needs A Best Friend” from “Ted”
Music by Walter Murphy; Lyric by Seth MacFarlane

  • “Pi’s Lullaby” from “Life of Pi”
Music by Mychael Danna; Lyric by Bombay Jayashri

  • Skyfall” from “Skyfall”
Music and Lyric by Adele Adkins and Paul Epworth

  • “Suddenly” from “Les Misérables”
Music by Claude-Michel Schönberg; Lyric by Herbert Kretzmer and Alain Boublil

 Oscar scontato quasi quanto il brano.

ANIMAZIONE - CORTOMETRAGGIO

  • “Adam and Dog” Mi nkyu Lee

  • “Fresh Guacamole” PES

  • “Head over Heels” Timothy Reckart and Fodhla Cronin O’Reilly

  • “Maggie Simpson in “The Longest Daycare”" David Silverman

  • “Paperman” John Kahrs

FILM - CORTOMETRAGGIO
  • “Asad” Bryan Buckley and Mino Jarjoura

  • “Buzkashi Boys” Sam French and Ariel Nasr

  • “Curfew” Shawn Christensen

  • “Death of a Shadow (Dood van een Schaduw)”  Tom Van Avermaet and Ellen De Waele

  • “Henry” Yan England

MONTAGGIO DEL SUONO
  • “Argo” Erik Aadahl and Ethan Van der Ryn

  • “Django Unchained” Wylie Stateman

  • “Life of Pi” Eugene Gearty and Philip Stockton

  • “Skyfall” Per Hallberg and Karen Baker Landers

  • “Zero Dark Thirty” Paul N.J. Ottosson

SONORO
  • “Argo”
 John Reitz, Gregg Rudloff and Jose Antonio Garcia

  • “Les Misérables”
 Andy Nelson, Mark Paterson and Simon Hayes

  • “Life of Pi”
 Ron Bartlett, D.M. Hemphill and Drew Kunin

  • “Lincoln” 
Andy Nelson, Gary Rydstrom and Ronald Judkins

  • “Skyfall” 
Scott Millan, Greg P. Russell and Stuart Wilson

EFFETTI VISIVI
  • “The Hobbit: An Unexpected Journey” 
Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton and R. Christopher White

  • “Life of Pi” 
Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer and Donald R. Elliott

  • “Marvel’s The Avengers”
 Janek Sirrs, Jeff White, Guy Williams and Dan Sudick

  • “Prometheus”
 Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley and Martin Hill

  • “Snow White and the Huntsman”
 Cedric Nicolas-Troyan, Philip Brennan, Neil Corbould and Michael Dawson

SCENEGGIATURA ADATTATA
  • “Argo” Screenplay by Chris Terrio

  • “Beasts of the Southern Wild” Screenplay by Lucy Alibar & Benh Zeitlin

  • “Life of Pi” Screenplay by David Magee

  • “Lincoln” Screenplay by Tony Kushner

  • “Silver Linings Playbook” Screenplay by David O. Russell

Qualche premio ad Argo bisognerà darglielo e questo è forse il più scontato. L’alternativa è il solito Spielberg, ma attenti a Russell.

SCENEGGIATURA ORIGINALE
  • “Amour” Written by Michael Haneke

  • “Django Unchained” Written by Quentin Tarantino

  • “Flight” Written by John Gatins

  • “Moonrise Kingdom” Written by Wes Anderson & Roman Coppola

  • “Zero Dark Thirty” Written by Mark Boal

Contesa aperta: sarebbe carino se l’Academy premiasse il gioiellino di Wes Anderson o la strampalatezza ibridissima di Gatins. Che premi Amour è davvero ardito supporlo e lo script di Boal è stato troppo discusso ed è troppo sfilacciato per poterlo pensare oscarizzato. E allora bello sarebbe che si premiasse il puro divertimento cinefilo di Tarantino. Anzi io ci punto. Vai Quentin, stendili tutti!
   ***

La cerimonia degli Academy Awards si terrà al Dolby Theatre all'Hollywood & Highland Center di Hollywood domenica 24 febbraio 2013 (la notte del 25 in Italia) e verrà condotta da Seth MacFarlane. Durante la serata canteranno anche Shirley Bassey, Barbra Streisand e Adele e Norah Jones, nominata una per la canzone di Skyfall e una per la canzone di Ted (co-scritta dallo stesso MacFarlane, che probabilmente finirà per cantare durante la serata). Durante la serata verranno poi celebrati i musical e il franchise di James Bond.

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