Julianne Moore cattiva in The Seventh Son

L'attrice Julianne Moore interpreterà il villain principale del kolossal per ragazzi The Seventh Son, adattamento della saga fantasy conosciuta come The Last Apprentice, in cui reciterà al fianco di Jeff Bridges...

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Fonte: indiewire

Dopo film come The Lost World e Hannibal, Julianne Moore si è tenuta a debita distanza dal cinema mainstream dedicandosi negli ultimi anni a prodotti più ricercati e indipendenti.
Sorprende quindi l'improvviso cambio di rotta che la porterà a collaborare con la Warner Bros nel kolossal per ragazzi The Seventh Son, adattamento della celebre saga di romanzi fantasy di Joseph Delaney nota come The Last Apprentice.

A convincere l'attrice potrebbe essere stata la partecipazione di un mostro sacro come Jeff Bridges, scritturato alcune settimane fa, e se lui interpreterà un vecchio esorcista, è il ruolo della Moore a risultare davvero interessante: l'attrice sarà infatti il villain principale del film, Mother Malkin, che succhia il sangue alle giovani donne per mantenere la sua giovinezza.
Bridges ci ha già abituati in passato a film di questo tenore (basti pensare a Iron Man), ma per la Moore si tratta di un ruolo decisamente insolito, e per questo assai intrigante.

Con due veterani di questo calibro a rappresentare il bene e il male, restano ancora da definire invece i ruoli dei giovani protagonisti: sia Jennifer Lawrence che Alex Pettyfer, inizialmente in trattative con la produzione, hanno infatti abbandonato il progetto lasciando due posti vacanti. La Lawrence ha preferito dire di sì a The hunger Games, che per aspettative e target è ritenuto un progetto rivale di The Seventh Son.

Oltre a questo kolossal, la Moore ha comunque in serbo molti altri progetti più in linea con la sua carriera recente: la commedia Crazy, Stupid, Love con Ryan Gosling, Another Bullshit Night in Suck City con Robert De Niro e il biopic di Sarah Palin Game Change, per la HBO.
La scorsa stagione ha affiancato Annette Bening nella commedia indipendente I ragazzi stanno bene, che non l'ha vista ottenere l'ennesima nomination agli Oscar soltanto a causa di una discutibile scelta di marketing che la vedeva concorrere nella categoria di Miglior attrice protagonista contro la stessa Bening.

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