Splinter Cell: il film si distanzierà da James Bond, Jason Bourne e i film tratti dai videogame

Il produttore di Splinter Cell è consapevole delle difficoltà del dare vita a questo spy movie che, comunque, sarà un film badass in stile prettamente Tom Hardy

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La prima incursione "diretta" della Ubisoft in ambito cinematografico non è andata benissimo. Assassin's Creed, a fronte di un budget di 125 milioni di dollari (escluse le spese di P&A), ha incassato "solo" 210 milioni di dollari e i contorni del franchise appaiono poco definiti.

Detto questo, nei giorni in cui la softco. inaugurava la sua divisione cinematografica e annunciava la pellicola poi arrivata nei cinema qualche settimana fa, faceva sapere di essere intenzionata a portare sul grande schermo anche la saga di Splinter Cell con Tom Hardy nei panni di Sam Fisher.

Collider (via CBM) ha avuto modo di parlare della cosa insieme al produttore Basil Iwanyk attualmente impegnato nella promozione stampa di John Wick: Chapter 2.

La sfida del riuscire a rendere interessante Splinter Cell si basa principalmente sul fatto che è una IP che non ha una backstory molto specifica. Questo ci ha dato lo spazio di manovra necessario per dare forma al nostro mondo e ai nostri personaggi [...] Più che un film nato da un videogioco, credo che il nostro film avrà questa natura tosta, badass da vero e proprio film di Tom Hardy [...] Staremo sul PG-13, non sarà come John Wick, ma sarà comunque bello forte. La buona e la cattiva notizia è rappresentata dal fatto che, ovviamente, i film di Bond sono risorti e quelli di Jason Bourne sono quelli di Jason Bourne, per cui stiamo cercando di distanziarci il più possibile da quelle pellicole in termini di ambientazioni, di villain.

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