Joseph Gordon-Levitt sulla difficoltà dell'adattamento di Sandman: "Non ci saranno i soliti cliché"
Joseph Gordon-Levitt parla dell'adattamento di Sandman: procede lentamente ma sta evitando tutti i cliché del genere
Oggi è il produttore (e potenziale protagonista) Joseph Gordon-Levitt a parlarne. Interpellato da MTV, l'attore si è soffermato sulle difficoltà dello sviluppo del film tratto dalla serie a fumetti di Neil Gaiman pubblicata da Vertigo Comics:
Sta venendo bene, ragazzi. Andiamo lenti ma siamo sulla buona strada. È un adattamento davvero complicato, perché i fumetti sono geniali ma non sono stati scritti come un'unica storia. Non è come Watchmen, una graphic novel che ha un inizio, una parte centrale e una fine. Sandman è stato scritto nel corso del tempo, non ricordo se sei o sette anni. Uno alla volta. Un numero da 20 pagine dopo l'altro. Provare a prendere tutti questi fumetti e trasformarli in un film, in un lungometraggio che ha un inizio, una parte centrale e una fine, è complicato.
Lo script è a cura di David S. Goyer (Man of Steel), Jack Thorne (Skins) e dello stesso Gaiman. Alla produzione la Warner Bros.I grandi blockbuster spettacolari ricchi d'azione sono, in generale, incentrati su eroi che combattono il crimine e fanno saltare in aria le cose. Il nostro film non ha nulla a che vedere con questo. È stata una delle prime cose che mi ha detto Neil Gaiman: "Non metteteci dei combattimenti". Questo perché il protagonista non combatte mai. Se leggete i fumetti, Morpheus non picchia nessuno. Non è ciò che fa abitualmente. Sarà un film spettacolare e grandioso, ma non conterrà i soliti clichè del genere. È per questo che ci stiamo mettendo così tanto a scriverlo, ma fidatevi: sta venendo bene.